Imprese d’appalto: esenzioni 2020

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La Legge di bilancio 2020 e il decreto fiscale 2020 portano nuove norme relative a ritenute e compensazioni per le imprese d’appalto e subappalto.

Il nuovo regime è finalizzato al contrasto della somministrazione illecita tramite adempimenti complessi a carico di committenti e appaltatori.

Tali misure riguardano soprattutto i contratti d’appalto con importo complessivo annuo superiore a 200.000 euro rispetto a una singola impresa committente e che rientrano nella categoria labour intensive. Questo dettaglio è importante in quanto l’impresa committente assume la responsabilità del versamento regolare delle ritenute fiscali su retribuzioni dei lavoratori impiegati.

Per questo, il contratto d’appalto deve rientrare nel labour intensive: la manodopera è impiegata soprattutto presso le sedi del committente e i beni strumentali sono di sua proprietà o a esso riconducibili.

Imprese d’appalto e committenti: i requisiti e la documentazione

Trascorsi cinque giorni lavorativi dalla scadenza del versamento, le imprese (appaltatrici o affidatarie) sono tenute a trasmettere al committente:

  • le deleghe di pagamento;
  • un elenco nominativo di tutti i lavoratori, con corrispettivo di ore lavorative;
  • ammontare della retribuzione relativa alla prestazione del dipendente;
  • dettaglio delle ritenute fiscali del suddetto dipendente, relative al mese precedente con separazione di quelle relative alla prestazione affidata dal committente.

Per poter beneficiare del modulo d’esenzione previsto dalla Legge di bilancio 2020, le imprese d’appalto e affidatarie, oltre all’obbligo di trasmissione dei dati suddetti al committente, devono presentare i seguenti requisiti:

  • avere almeno 3 anni d’attività;
  • essere in regola con gli obblighi dichiarativi;
  • aver eseguito versamenti complessivi registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10% dell’ammontare dei ricavi/compensi, relativi alle dichiarazioni dei redditi dell”ultimo triennio;
  • non avere iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi o avvisi d’addebito per importi superiori a 50.000 euro, con termini di pagamento scaduti. Non applicabile per le somme oggetto di piani di rateazione.

È possibile scaricare la modulistica relativa all’esenzione dal controllo fiscale su Cila Nazionale.

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