PACE FISCALE: addio debiti e fermi amministrativi sotto i 1000 euro.

Quando abbiamo a che fare con la parola debiti ci  chiediamo come e cosa fare  per risanarli: vi possono essere debiti di varia natura da quelli più grandi a quelli di esigua entità.

Nel caso di specie preso in considerazione dalla Corte di cassazione con una ordinanza n. 280/2019, un contribuente aveva fatto ricorso alla Commissione Tributaria Regionale competente.

I motivi per cui faceva ricorso erano 4:

  • difetto di giurisdizione: perchè sui debiti di natura non tributaria quali multe stradali, non si era fatto ricorso al giudice ordinario;
  • violazione e falsa applicazione delle norme relative alla modalità di notifica cartelle di pagamento;
  • omessa o contraddittoria motivazione sui crediti pretesi e loro prescrizione;
  • violazione art.50 Dpr n.60/1973 per esclusione da parte della CTR della notifica di preavviso di fermo amministrativo precedente l’avviso di intimazione ad adempiere all’obbligazione.

La Cassazione dichiara in questo caso CESSATA LA MATERIA DEL CONTENDERE perchè nelle more del giudizio è stata emanata la norma che prevede lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010 (art. 4 del d.l. n.119/2018, convertito in legge n. 136/2018 decreto fiscale).

In particolare l’art.4 al comma 1 prevede che ” i debiti di importo residuo alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti di riscossione tributaria dal 10 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorchè riferiti alle cartelle per le quali è stato gia fatta richiesta sono automaticamente annullati“.

In questo caso il debito del contribuente faceva riferimento alle cartelle di pagamento notificate tra il 2000 e il 2005.  pertanto rientrando nello stralcio in modo che ciascuna cartella risultava inferiore all’importo di mille euro.

Con l’approvazione del decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio, prende forma sempre più la c.d. pace fiscale” nella quale trova spazio anche il condono per i contribuenti sempre più soffocati da Equitalia.

Molte ovviamente non sono mancate  le polemiche in politica,che porterebbe da un ” maxi” ad un ” mini” condono. il testo introduce la possibilità di definire in via agevolata i processi verbali di contestazione, tramite una dichiarazione integrativa versando per intero le imposte autoliquidate. Lo scopo è quello di ricostruire un rapporto tra contribuenti e Fisco beneficiando della mancata applicazione degli interessi e delle sanzioni relative alle violazioni contestaste nei verbali .

la misura consentirà AGEVOLAZIONI FISCALI quali imposte sui redditi, IRPEF, IVA, IRAP  e imposte sostitutive, contributi previdenziali per INPS e  INAIL.

 

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